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Fuor dei lari domestici di questa
     Indegnità rumor non corse quivi,
     141Mentre che roba alla famiglia resta;

Ma poichè tutto divorò, pei trivi
     Regal germoglio si giacea mendico
     144Accattando reliquie di convivi.

Me non avrà nè commensal nè amico,
     Diva, colui, che l’ira tua castiga,
     147Tristo vicin mi sia sempre nemico.

Ritrovatrice della bionda spiga,
     Dite donne e donzelle: o Cerer’ave,
     150E come aggioghi candida quadriga,

Candido autunno di racemi grave,
     Candida estate e candida succeda
     153Primavera e seren verno soave;

Come avvien che scoverto e scalzo inceda
     Nostro drappel per la città, restauro
     156Aggia così, che al capo e ai piè proveda.

Come sul crine i pien canestri d’auro
     Si recan verginelle, così vada
     159Carca ognuna di noi di gran tesauro.