265Spiegò per l’aria le dipinte penne
Iride la veloce messaggiera,
E anelando e temendo a te divenne,
E cominciò: tu prima infra la schiera
Sei delle dive, ed io la tua suggetta,
270L’umile terra e la superna spera
Regger come a regina a te si aspetta,
O sola feminil temuta mano,
Or dirò la cagion della mia fretta. 25
Latona partorì nell’oceano,
275Letto Asteria gli fè de’ lidi suoi,
A tutte l’altre approssimossi invano.
Ahi! maledetta ragna! Or tu che il puoi 26
Diva, soccorri a chi nel mondo il suono
Vola portando de’ decreti tuoi.
280Disse, e locossi accanto all’aureo trono,
Siccome i veltri di Diana fanno,
Se dal lungo cacciar racqueti sono,
Che vicin della diva a porsi vanno
Obedienti, e con le orecchie tese
285All’impero di lei parati stanno.