Di lentisco e di pino al crin ghirlanda
245Fanno le genti in questi dì, ch’io dico,
Nè di foglie di mirto uom s’inghirlanda.
Ai panni fè della fanciulla intrico
Di mirto un ramoscel mentre fuggiva,
Da indi in quà non le fu il mirto amico.
250Bella di faci portatrice diva,
E tu pure chiamata nel costei
Nome rispondi alla Cretese riva.
Cirene amasti, e due molossi a lei
Desti, per cui nella Peliaca sponda
255Del vello d’un lion portò trofei.
Le foreste destò teco la bionda
Procri con Anticléa, che si rinoma
Quanto le tue pupille a te gioconda;
Vergini, che dapprima imposer soma
260D’arco veloce e di faretra al destro
Omero nudo, e alle svelate poma:
Godea seguirti per cammino alpestro
Atalanta leggiera, e da te prese
Quadrella ed arco di ferir maestro.