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Carlo V. fece prigione ii Rè frane?f:o vici 30 i Pau.a, fu Ambafciaro re più voice, e capitano di ca salii. Ì6 LIBRO Se la materia j e l fondamento loro Da te non fiofie in fa a fìagion prodotto, Sarebbon nulle, el mio Jauer con effe Negletto, e vano, ed’ogni affitto <~vuoto. •SM a per tornare a lui, chor qui rimiri 3 Anzj da cui je* con Hupor mirata i Ch’egli taffretto in te Cele He ammira: Sappi» Colini, d dia tire fangue vfcito, Sott à benigno fi el > ch’ET HER EQUI rende, E nodntotr a grandi > agi, e ricchezze, S ol di <~virtute } e Vera gloria amico, Sprezzato hauendo; il fior de’Jud verdi anni Spef» hauer in fegmr iimitio Augufìo, Che tra miti’altre gloriofe imprefie Jl Gran Regè auuerfario enei Tefim f graffi campi de l’infubria irriga* fon Valor fortunato hebbe prigione. A cui sì caro fu, chen pace > e’n guerra, ìnt ut te topre fue, tutti i configli, De lafuafè, delfuo fapevfivalfie. IN e mai, quantunque alto maneggio * e duro Glifi offerì fedo Nunito fojfi,o Duce, (Che l’vno > e l’altro honor Cornate ottenneJ Spefie fenzagran frutto il grado > e i puffi. E pur ntopo gli fu sformar talhora Etfr.