Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 63 — |
— Scegliere la lana a orecchio!
— Eh.... per pantofole....
— No: per un berretto da notte!
È questa la vendetta delle ragazze.
— Ah! infami! Un berretto da, notte a me?... a me?!
Infine Claudio si ricorda che è stanco e si rimette a sedere con le mani in tasca. Allora, non senza sua grande meraviglia come a un miracolo, leva la destra con qualche cosa fra le dita....: il campione della lana.
Ma segue Mino, che richiede il giocattolo.
— Non mi amareggiare, figliolo! Non ho potuto comprarlo; non avevo più soldi....
Il ragazzo si vendica puntando, senza piangere, l’indice al viso del padre e accusandolo alla madre.
— Mamma: il babbo ha detto una bugia! Guarda! guarda che bugia!
Talora giunge anche Roveni, per il viale, con quel suo passo da conquistatore.
— Oh! Roveni! Novità?... Andiamo!
E quell’uomo, stanco morto, corre col giovane nello studio; dove rimane fino a che, chiamato una terza volta a desinare, precipita in camera da pranzo, arrabbiandosi contro di me.
— Bravo, Sivori! Che uomo sei, perdio? Neppur buono a dar scodelle! Come fate quando non ci sono io?....Vedi: si fa così!
Ma non è raro il caso che un ritardo ad afferrarla, o un disguido, rovesci, tira le grida e le risa, la scodella sulla tovaglia.
Egli, Moser, fu più lieto dopo che ebbe visto rischiararsi la mia faccia.