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E Eugenia guardandomi:

— Così va il mondo!

Io tacevo. Provavo un senso di nausea e nello stesso tempo un’apprensione di malefizio.

— Che interesse ha avuto Roveni a legarsi a quella donna? — chiesi al cavaliere.

— Anna guadagna molto — Marcella disse ingenuamente. — Canta benissimo.

— Benissimo! — ripetè il cavaliere, che era rimasto deluso dalla consapevolezza di Marcella. — Ma se ella signora mia, ha appreso dai giornali ciò che io ho appreso per partecipazione diretta, ella, mi consenta dirlo, non può sapere il perchè o i perchè di questo matrimonio. Io sono in grado di rispondere alle dimande del dottor Sivori.

Si fece assoluto silenzio; ma allora l’eloquenza del cavaliere arrembò dinanzi a una difficoltà non preveduta nel primo slancio. Bisognava parlare in modo da non offendere orecchie caste, e proprio allora non gli vennero in mente frasi inglesi che fossero del caso.

— Sono due le versioni che corrono di così inopinato avvenimento. Secondò l’una.... ehm!... si tratterebbe di.... riparazione. Mi spiego? L’ingegnere.... ehm! si sarebbe lasciato cogliere dalla signora Melvi madre....

— Basta! — esclamò Claudio. — Se continua, cavaliere, chi sa dove va a finire!

— Secondo l’altra versione, che ho da miglior fonte....

— Sentiamo! — interruppi io — ; perchè la prima è inverosimile. Roveni non è uomo da riparare!

— Secondo, dicevo, una miglior fonte, un g e n-