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che l’affezione c’è, a quest’ora, e come! Con quegli occhi che parlano.... Si vede!
— Ma siete matti da legare! — gridai io, finalmente. Press’a poco con lo stesso tono avevo dato un giorno dello sciocco al cavalier Fulgosi.
E la Rita: — Non ve l’ho detto che il cattivo questa volta è lui, il signor Carlo?
— Ma non sapete — gridai di nuovo — che potrei essere suo padre?
A questo grave argomento la Rita oppose un proverbio: «Se il marito non è in età, la moglie giudizio non ha». E il Biondo oppose un’argomentazione che tagliava la testa al toro, meglio del proverbio:
— Se lei, signor Carlo, avesse i miei anni, poh! avrebbe ragione di pensarci su; ma se io avessi i suoi...., ah! corpo di....! non ci penserei su tanto!
Quindi la Rita avanzò di due passi verso mie parlando più seriamente che mai.
— Vuol campar sempre solo come un cane? Quando siam morti noi, chi ci ha più, al mondo? — Dove vuol trovarla una ragazza così a ragione? — insistette il Biondo alzandosi e avvicinandosi anche lui per stringermi con la moglie come in una tanaglia.
Io finsi un principio di resa.
— E se la ragazza non mi volesse?
Peggio che peggio! Non concepivano nemmeno che una donna potesse rifiutar la fortuna di essere posseduta da me.
— Se questo fosse — disse il Biondo — mi sbattezzerei, quant’è vero Dio!
E la Rita scuotendo le spalle e abbandonandomi alla mia cattiveria: