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Disse piano:

— Vi ricordate, quand’ero ragazzetta, quel giorno che ci sorprendeste sul prato del convento? Vi lasciammo lassù, solo. Ma io tornai da voi.... Era un tramonto così.... Come ero felice, allora!

Scoppiò in pianto dirotto. Salva! Io la trassi al mio petto, al mio cuore: salva!

E i miei baci ricuperarono quell’anima.


VIII.


In piedi su la porta di casa, con le mani ai fianchi, la Rita era contemplata di sottecchi dal marito, che col naso e i bargigli più rossi del solito e la berretta un po’ disorientata, le sedeva di fronte.

In quell’accordo idilliaco i coniugi aspettavano tornassi dall’aver accompagnati gli ospiti alla ferrovia per ammettermi al discorso, che ad essi suggeriva un’idea contemporaneamente venuta al loro pensiero.

Non sospettavano che la stessa idea fosse venuta anche a me; e a meravigliarli già bastava il fatto di esserne illuminati ambedue in una volta. Anzi la combinazione avrebbe avuto del miracolo se in essi fosse stata minor opinione della loro furberia e pratica del mondo. Però anche ai furbi bisogna prudenza quando hanno da aprir gli occhi a chi li tien chiusi di sua propria volontà.

E per aprir gli occhi a me, lui, il Biondo dagli occhi soppiattati, cominciò a dire alla moglie:

— Il signor Claudio dimostra più anni di quel che ha.