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PARTE TERZA.

I.


All’uscio di cucina il Biondo aveva attaccato il Lunario del Campagnolo: Sant’Antonio in rozza stampa, lunga barba col pastorale e il campanello; il porco a destra e a sinistra, in terra, il sacro libro e una gran fiamma; ai lati, l’ordine dei mesi con le insegne zodiacali, e, sotto, la leggenda che rammentava i mali dell’anno già caduto «nel numero dei più» promettendo migliore l’anno nuovo.

«Nel nuovo anno gli uomini fatti savi dall’esperienza, che è la miglior maestra della vita; abbandonate le malsane idee, che per un momento poterono turbare le menti umane sotto l’influsso di false massime, vivranno fra loro nella maggior concordia. Tutte il male non vien per nuocere. Avanziamoci fiduciosi incontro all’avvenire, e le nostre speranze non saranno deluse; dopo la scarsità avremo l’abbondanza....»

E sebbene non ancora a mezzo di quest’anno nuovo il Biondo si dolesse delle stagioni avverse all’abbondanza e del socialismo avverso alla concordia, io m’attenevo alla profezia e umilmente la rileggevo ogni dì: fatto savio ormai dall’esperienza; abbandonate ormai le malsane idee e le