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Quando Marcella si sarà riposata (perchè dar un nipotino a Moser le è costato più fatica che dargli le solite pantofole) ti racconterà lei con che sorta di no senza attenuanti Ortensia ha risposto alla definitiva richiesta di Roveni.

Come rimasi a legger queste parole!

Ortensia aveva risposto no!... Un no «senza attenuanti» alla definitiva richiesta di Roveni!...

Il bello è — seguitava allegramente Guido — , il bello è che costui ha preso licenza da Moser, ma solo per la fine dell’anno. Capisci? Dopo un tal no ha il coraggio di restar a Valdigorgo anche altri otto mesi! Comincio a credere che il padrone del mondo, a cui basta battere il piede in terra per aver impieghi, non sappia dove batter la testa per trovarne uno. Punf! Paf! Paf! Punf! A Valdigorgo, dopo tutto, non ci si sta male anche senza Ortensia; e se un affare è andato male, ci si può rimediare con un altro. Forse spera anche lui nella società che Moser è ormai costretto a costituire.

Non attesi il racconto di Marcella. Scrissi a Eugenia chiedendo a dirittura se le sue speranze di un tempo intorno a Roveni erano mancate, come Guido mi lasciava credere.

Candidamente Eugenia mi rispose che Ortensia aveva consultato il suo cuore e aveva confessato di non poter promettere a Roveni, nè allora nè poi, l’affetto che rendesse felici entrambi.

A me mi è dispiaciuto perchè di Roveni ho la stessa opinione che avete voi, ma meglio questa franchezza di Ortensia adesso, che un pentimento dopo. Roveni mi par rassegnato. Solo desidera che Claudio non sappia nulla di tutto questo.

E quando Marcella si fece viva, non aggiunse altro che Ortensia era stata troppo rude con Roveni.

Ma, francamente! la colpa è anche di lui. Non si fa così a innamorare le ragazze! Troppa sicurezza; troppa aria di padronanza! Figurarsi se una ragazza come Ortensia poteva innamorarsi per ubbidienza!