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Roveni basterebbe alla felicità di lei! Quetare il dolore in una vita nuova, se quest’affetto aveva rinnovato in me una sorgente di vita; vivere.... Oh meglio non pensarci!... Vivere con un vano ricordo d’amore era la mia sorte....

Ah Roveni, lui sì che vivrebbe felice! Vile io ero stato! Vile! Avrei dovuto dirgli: — Io, io stesso, che l’amo, vi voglio felice! — Immaginavo un conflitto tra me e lui, quale sarebbe potuto avvenire. — Voi non sapete come io l’amo! Io che ho più anni, più esperienza più pensiero, più anima di voi!...

Rispondeva Roveni: — Io sono giovane; e voi, ormai vecchio! Io ho pensato sempre alla vita; e voi ancora pensate alla morte! Io sono forte; e voi? La vittoria è dei forti!

Al sorriso che immaginavo seguire a tali parole mi raccoglievo in me con stento angoscioso....

Eppure dovetti cadere un poco nell’incoscienza del sonno, perchè presto, mi parve, suonarono le tre. Ma un eternità ed volle prima che un gallo cantasse.

. Quando cantò balzai dal letto, da quel letto, per sempre!

Era uno stellato splendido. Da quanto tempo non avevo guardato alle stelle! Nel loro palpitante mistero vidi una luce che non avevo visto mai: una luce d’amore; sol ragione della vita alla nostra meschina conoscenza.

Finalmente, alle cinque, Claudio batteva all’uscio.

— Svegliati, che è tardi!

— Pronto!

— Faccio attaccare....