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— Il guaio è che l’amore accieca, fa perder la testa.
— Accieca chi non ha occhi; fa impazzire chi non ha giudizio!
— .... O illude: attenua gli ostacoli che sembrarono superabili. In chi non li può superare l’amore diventa poi romanzesco, come dice lei.
— L’uomo sano deve prevedere questo pericolo!
Poi con la sicurezza di un giusto orgoglio Roveni troncò la teoria per addurre l’esempio di sè.
— Io spero di non illudermi; spero di superare gli ostacoli che si frappongono per adesso a fidanzarmi con Ortensia; voglio superarli. Non ci riuscirò? Non mi ammazzerò per questo, come si usa nei romanzi. Solo — aggiunse — si può vivere anche senza moglie!
Quell’uomo di volontà indomita, quell’uomo che con la energia della persona e della fisionomia pareva domandar a confronto la saldezza del granito o del bronzo, e che pareva condensare e raffreddare a un tempo tutta l’energia dell’animo e dei nervi nello sguardo degli occhi chiari, quasi bianchi, quando disse: — Si può vivere anche senza moglie! — tremò nella voce; le sue labbra ebbero un tremito! Ora io domando: chi a osservare così vivi contrasti avrebbe giudicato tal uomo all’opposto di quel che lo giudicavo io? Per me era un forte che amava fortemente; che aveva giurato a sè stesso: o Ortensia, o nessun’altra!
Con amarezza; con invidia non abbastanza respinta nel cuore, osservai:
— Lei però dimostra anche che quanto più son