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tempo di andarci; Sivori — l’illustre pensatore — che cosa poteva cacciare? Eppure eran stati dei primi ad associarsi. Perché? Per vantaggio del paese, per amor della patria tutta!...

....In uno di quei giorni in cui si faceva scarrozzare a spese del futuro club, il leggiadro cavaliere piombò alla villa mentre io ero con Ortensia ed essa stava leggendo.

A quelque chose malheur est bon! — egli disse entrando nella sala. — Dolentissimo di non aver trovato l’ingegner Moser....

— Il babbo non tornea che domattina — l’interruppe Ortensia.

— Me l’ha detto la signorina Marcella.... Felicissimo però, se non disturbo, di mettermi al coperto e trattenermi in così amabile compagnia. Come vedono, torniamo da capo. — Poi in accento toscano: — Il tempo si rimette.... a piovere, Dio benino!

Sorgeva infatti un nuvolone nero.

— La signorina leggeva? Ah! Dickens! Lo conosco poco, a dire la verità. Non è uno de’ miei autori. — E strizzandomi l’occhio: — Io preferisco De Koch.

Gli chiesi:

— Come va il club?

All right! — Mi prese a braccio per susurrarmi in modo che Ortensia udisse: — Bisogna persuadere l’ingegner Moser ad acctettare la presidenza effettiva.

— Saremo invitati anche noi alla festa? al banchetto? — domandò Ortensia.

— Invitate, sì: diavolo! Ma banchetto, no! Un lunch....

Albertazzi. In faccia al destino. 9