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— Questi ricci sono stati staccati dalle piante! Ho visto! Si vede!
— Uh!... Bugia! Li abbiamo raccolti in terra!
— Tutti? — interrogavo ora chi non mentiva mai: Ortensia.
— In terra! erano in terra!
Ma Ortensia rispose:
— Due soltanto....
— E chi li ha tolti?
— Io!
Sincera fino alla sfacciataggine. Tutti, tranne Pieruccio, il quale cheto cheto proseguiva l’addobbo al mio dorso, risero, e le dissero: — Brava!
Io urlai ancora:
— Punto secondo! È proibito mangiar castagne o cotte o crude prima di desinare.
— Brrr! — Ha ragione! — Non gliene daremo nemmeno una! — Sì! una, perchè ne faccia la voglia! — Nessuna! Nessuna! — Poverino!...
Anna aggiunse: — La finisca! — ; e la timida Marcella, anche lei: — La smetta!
A cui seguì stentorea la minaccia di Guido; la minaccia studentesca, piazzaiuola, anarchica, spaventevole:
— Abbasso i poliziotti!
— Abbasso!
Che fare? Chi mi salverebbe? Solo un incidente imprevedibile. Infatti Pieruccio, compiuta l’opera sua, mi punse d’un riccio a un polpaccio, e io mi gli rivolsi contro....
— Evviva! — Parve si scoprisse un monumento. Tal gioia fu a vedermi tappezzato a quel modo, che le signorine e il monello minore fecero, a mano a mano, catena; mi rinchiusero in un cerchio; mi rigirarono cantando in coro: