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XIII.


Il sole! Il sole!

....Ortensia, là in mezzo al prato, con la gonna bleuastra e il corpetto chiaro, sorgeva evidente dal verde e contro il verde; e l’aria là in mezzo sembrava più luminosa, ed essa una forma di vita più viva d’ogni altra e più bella.

— Ortensia! — Io la chiamai a voce alta compiacendomi del mio grido.

— Che cerchi, Ortensia?

Non rispondeva; faceva pochi passi, l’occhio intento a terra. Ma avvicinandomi, compresi.

— Cerchi la buona fortuna, per me?

Rispose sorridendo: — Sì.

— Non la troverai!

— Io? — esclamò col tono d’impazienza e d’ira che per giuoco assumeva spesso. — Io non la troverò?

— Nè tu, ne altri. Del resto, non so che farmene della fortuna!

Scherzavo; ero lieto. Ella ne fu certa e sorrise, esclamando:

— Dunque il trifoglietto per l’amore!

— Che sai tu dell’amore e de’ miei amori?

— So che lei un dì o l’altro prenderà moglie e che....

— Oh se per questo — interruppi — , non lo troverai il trifoglietto dalle quattro foglie!

— Io lo troverò anche se lei non prenderà moglie! Lo voglio, e basta!