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Insomma, finisco per afferrare un verde inaffiatoio, e dirle:
“Andiamo a trovar la felce, allora!”
La felce è presto trovata ed inaffiata. Ci volgiamo per ritornare, folleggiando, come sempre, quando Ninì mi chiede a bruciapelo:
“Che cosa c’è per me, se tocco il cembalo e ti faccio riudire il notturnino di Chopin?”
“Un bacio...” rispondo subito, scherzevole, mentre ella accoglie le parole con uno scroscio argentino di risa....
“Sì, sì; ma se tu hai il coraggio di sfiorarmi appena, ti mordo....”
È uno scherzo!