Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
– 13 – |
rimangono di essi monumenti, ben possiamo argomentare che quelli non si discostaron gran fatto dallo stile di architettare bizantino ch’era allora molto usitato nelle nostre contrade1. E comunque l’imitare non è copiare, così e non altrimente, gli Amalfitani, col frequentare i luoghi d’Oriente, presero da tutti, e si avvantaggiarono combinando e riunendo quanto sparso eravi colà di meglio in materia di scultura e di architettura.
Cotanta lor perizia nelle arti meccaniche e nell’edificare fece ad essi acquistare non poca rinomanza; cosicchè troviamo gli stessi Amalfitani insieme co’ Lombardi «peritissimis artificibus » chiamati a lavorare nella celebre chiesa di Montecassino dall’abate Desiderio nel 10662. L’istoria non ci ha tramandato i lor nomi, siccome di tanti altri valenti nostri artisti che rimangon tuttavia nell’obblio:
Multi, sed omnes illacrymabiles
Urgentur, ignotique longa
Nocte .....3.
Or dopo questa breve digressione, la quale ci ha alquanto allontanati dal nostro assunto, ripigliandone il