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58 Dio ne scampi

— «La creda pur tale, sarà meglio per entrambi.» -

— «Ma come può rompere così? Su due piedi. Ah, Lei mi va ripetendo, che essa non ebbe, mai, amore per me! Eppure, quando si dice, quando si scrive, quando si fa, ciò che essa ha detto, scritto, fatto...» -

— «Maurizio!...» -

— «E, se non altro, sa quanto io l’ami, oh sel sa bene! E Lei, cara signora Radegonda, suppone, ch’io possa, mai, dimenticare il passato e quella donna? È un oltraggio. Ma Lei non sa!... Dimenticarla, io? Oh no! La non Le ha detto, dunque, come le cose sono andate, e quanto tempo io l’ho seguita e corteggiata ed amata, prima di osar, solo, dirle, che l’amavo? E poi... Ma no, io non debbo parlare o ricordare ciò, che è stato posto in oblio da quella lì. E tutto sarebbe finito? cesserebbe tutto? Parli per sè, lei. Per me, non è così, tutt’altro, il sento: quest’incendio non si spegne, come una candela, che basta soffiarvi su... No, signora, non porti, ancor, via queste lettere; io Gliele ridarò, parola d’onore, ma mi lasci almeno il tempo di rileggerle un’altra volta...» -

— «A che servirebbe, Maurizio mio? Dia qua, dia qua... Crede, ch’io Le porti via un