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54 Dio ne scampi

Saranno distrutte. Tanto a Lei inasprirebber, solo, il dolore della perdita crudele; mentre la loro esistenza turba, irreparabilmente, la pace di una donna, a Lei cara e giustamente cara ed ottima, a malgrado di un istante d’oblio. Via, me le rimetta! Mi si mostri quale è davvero, non accecato dalla passione. Via, Maurizio, non mi guardi così; non pianga! Sia uomo; soffra animosamente. Il mondo non finisce mica, perchè una donna, che non L’ha, mai, veramente, quel, che si dice, amato... (Oh, io Gliel’ho detto, che sarei finanche crudele nella verità!) che non L’ha, mai, davvero, amato... (io so quel, che mi dico; e ripensi bene tutto il corso della Loro amicizia, chè mi darà ragione!) ha preso, finalmente, il savio partito di por fine ad una posizione falsa, impossibile, assurda. Ella è giovane: il cielo Le deve un compenso, una miglior fortuna; e Gliela darà, non dubiti. E, senta a me, verrà giorno, in cui, amato, marito e padre, Ella deplorerà, anche Lei, queste incomposte passioni giovanili. Ora, certo, Ella non mel crede; ma poi... Ma non pianga in questo modo orribile, no! farebbe piangere, anco, me. Io veggo bene, che debbo riuscirle esosa, e ch’Ella mi considera quasi nemica... Pure, vivo sicura, che il mio doloroso ufficio, che questa parte verrà,