Saranno distrutte. Tanto
a Lei inasprirebber, solo, il dolore della perdita crudele;
mentre la loro esistenza turba, irreparabilmente, la pace
di una donna, a Lei cara e giustamente cara ed ottima,
a malgrado di un istante d’oblio. Via, me le rimetta! Mi si
mostri quale è davvero, non accecato dalla passione. Via,
Maurizio, non mi guardi così; non pianga! Sia uomo; soffra
animosamente. Il mondo non finisce mica, perchè
una donna, che non L’ha, mai, veramente, quel, che si dice,
amato... (Oh, io Gliel’ho detto, che sarei finanche
crudele nella verità!) che non L’ha, mai, davvero, amato...
(io so quel, che mi dico; e ripensi bene tutto il corso
della Loro amicizia, chè mi darà ragione!) ha preso, finalmente,
il savio partito di por fine ad una posizione falsa,
impossibile, assurda. Ella è giovane: il cielo Le deve
un compenso, una miglior fortuna; e Gliela darà, non
dubiti. E, senta a me, verrà giorno, in cui, amato, marito
e padre, Ella deplorerà, anche Lei, queste incomposte
passioni giovanili. Ora, certo, Ella non mel crede; ma
poi... Ma non pianga in questo modo orribile, no! farebbe
piangere, anco, me. Io veggo bene, che debbo riuscirle
esosa, e ch’Ella mi considera quasi nemica... Pure, vivo
sicura, che il mio doloroso ufficio, che questa parte verrà,