Pagina:Imbriani - Dio ne scampi dagli Orsenigo, Roma, Sommaruga, 1883.djvu/52

42 Dio ne scampi


— «Voglio, che tu gradisca da me questo dono!» - E le stampò un bacio in fronte, e scappò via. Nell’anticamera trovò la Raffaela, vecchia cameriera di casa; e sapeva così poco quel, che si facesse, che baciò anche lei.

La signora Della-Morte svolse, sorridendo, l’involtino, mormorando: - «Gesù, che matto! che scapato!» - V’eran dentro quattro fulardi rossi. Capì, che il figliuolo aveva appurato ogni cosa. Capì, che le chiedeva scusa. Si sentì come divenuta sciente e non rivelante, quasi complice della colpa di lui... Chiarastella Parascandalo diventata una prossenete!.. Ma, per una soddisfazione del figliuolo, ma per vederlo contento e riconoscente a lei, nulla le sarebbe rincresciuto. Appoggiata la fronte sulla manca, pianse. Mamma e figliuolo non tornarono, mai più, sull’argomento.


VII.


Oh l’aspettare colei, che s’ama, nelle proprie stanze, quando, giovani, si vive soli, senza soggezione! Chi l’ha goduta, questa felicità; e chi l’ha soltanto fantasticata. Ma nessuno può pensarci, senza sentirsi ribollire il sangue. Già, parecchie ore prima, uno si studia di azzimarsi