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174 Dio ne scampi

— «E, per chi, tanti sacrifizî? Per un uomo, che non te ne sa, neppur, grado; che non capisce, che non apprezza...» -

— «Almerinda!» -

— «Per un uomo, indegno di te, avanzo di mille amorazzi e di mille crapule. E tu fai numero, nel cuor suo!» -

— «Almerinda, io l’amo.» -

— «Per un giocatore, che vive, alle spalle tue; che tu mantieni...» -

C’era poca politica, nell’attaccar Maurizio, così, pochissima. Una Signora dispregerà, fors’anche, il drudo, nel suo secreto; ma non converrà, mai, con altre, di questo disprezzo. L’indegnità dell’amante sarebbe vergogna sua: chi pone il core in basso loco, non si crede averlo di alta natura. La Salmojraghi-Orsenigo si fe’ livida; e sclamò, precipitosamente:

— «Almerinda, smetti. Punto e basta! Io l’amo. Smettila, con le calunnie; o crederò, che tu parli per invidia e gelosia.» -

— «Credi tu quel, che più t’aggrada! Interpreta male l’opera mia! Frantendimi! Son, qui, per compiere un dovere, pagando un debito di riconoscenza. Sono venuta, qui, di lontano, perchè ti amo: perchè s’è creduto, sperato, che la parola mia valesse, a farti ricredere, sul conto del seduttore...» -