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decrepita, mal surrogava l’oculatezza della genitrice perduta. Altro è una mamma di men che trent’anni, altro una bisnonna di più che settanta. S’era dato ad intendere, alla bimba, che la madre viaggiasse, per salute; ma, un giorno, bisognerebbe discoprirle il vero o l’indovinerebbe. E se la vecchia morisse, cosa arciprobabile, converrebbe affidar la ragazza, in tutto e per tutto, alle cure d’una governante, proprio, assolutamente? E, qui, la lettera era vera, commovente e straziante.

Soprattutto, poi, per l’Almerinda. Costei amava la Radegonda, svisceratamente, davvero; di gratitudine sconfinata. Capiva, benone, che, senza l’opera ed il consiglio dì lei, non sarebbe stata, mai, brava, da svincolarsi dalla tresca col Della-Morte, la quale era rovina sua, morale e fisica. Il bernoccolo della riconoscenza le giganteggiava sul cranio; fortuna, che le trecce lunghe e folte mascheravan l’enorme protuberanza! Come la magona, in mezzo a’ boschi, che fabbrica lamine e verghe di ferro, ella aveva, tra’ capelli, una fucina di attaccamento sincero, intenso. Rammentando il sofferto, nel trovarsi in posizione viemmen dura, si figurava l’amica infelicissima, oltre ogni dire. Ed avrebbe voluto restituirle, ora, il gran servigio ricevutone; trarla, da quell’inferno, a qualun-