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     Per tutta Ilio, cosí, gemevano quelli. E gli Achivi,
poscia che all’Ellesponto fûr giunti, e alle rapide navi,
si sparpagliarono tutti, movendo ciascuno al suo legno.
Ma non lasciò il Pelíde sbandarsi i Mirmídoni: vòlto
5ai suoi compagni vaghi di guerre, cosí prese a dire:
«O di cavalli signori, Mirmídoni, cari compagni,
non si disciolgano ai cocchi di sotto i veloci cavalli,
ma coi cavalli e coi carri facciamoci a Pàtroclo presso,
ed il compianto leviamo: ché questo è l’onore dei morti.
10E quando poi saremo ben sazi di funebre pianto,
sciolti i cavalli, tutti pensare potremo al banchetto».
     Disse. E il lamento tutti levarono; e primo era Achille.
Sospinsero tre volte, gemendo, i criniti cavalli
d’intorno al corpo; e infuse nei cuori desire di pianto
15Tètide; e furon tutte cosperse di pianto le arene,
tutte di lagrime l’arme: tale era il guerriero perduto.
     E il pianto cominciò dirotto per primo il Pelíde,
sopra l’amico spento stendendo le mani omicide.
«Pàtroclo, a te salute, sia pur nella casa d’Averno: