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Ma poi che giunser presso la bella corrente del fiume,
del vorticoso Xanto, cui padre fu Giove immortale,
quivi in due parti li ruppe, spingendone l’una sul piano,
verso la rocca d’Ilio, dov’erano innanzi alla furia
5d’Ettore, il giorno innanzi, fuggiti sgomenti, gli Achivi.
Si rovesciarono qui, fuggiaschi; e caligine fitta
Era distese a salvarli, su loro. Ma furono gli altri
sospinti verso il fiume profondo, dai gorghi d’argento.
Giú con fracasso grande piombarono: l’alta corrente
10strepito diede, cupe le rive rombarono attorno.
Quelli, nuotavano urlando qua, là, mulinati dai gorghi.
Come allorché locuste, dall’impeto spinte d’un fuoco,
fuggiasche verso un fiume svolazzano: surta improvvisa,
arde la fiamma implacata, si gittano quelle nei gorghi:
15tal, per la furia d’Achille, la fonda corrente del Xanto
d’uomini, di cavalli s’empiea, di confuso tumulto.
E quel divino, lasciò, lí sopra la sponda, la picca
poggiata ai tamerischi, balzò, pari a un Nume, nell’acqua,
sola stringendo la spada, volgendo in cuor suo crudi scempi.