e il talamo d’amore nell’isola Crànae ci accolse,
come ardo ora per te, come brama soave m’invade!».
Disse, ed al letto mosse: la sposa fu dietro ai suoi passi. 440Cosí li colse entrambi sul letto bellissimo il sonno.
E Menelao frattanto girava per mezzo alle turbe,
se d’Alessandro vestigia trovasse; e pareva una fiera.
Niuno però pote’, dei Troiani o dei loro alleati,
a Menelao diletto di Marte mostrare Alessandro: 445ché, se l’avesse visto, nessuno l’avrebbe celato;
ma l’odïavano tutti, non men della livida morte.
Ed Agamènnone, sire di genti, cosí prese a dire:
«Datemi ascolto, voi Troiani, voi Dàrdani, e voi
tutti, alleati. Fu la vittoria del pro’ Menelao. 450Elena argiva a noi rendete con tutti i suoi beni,
ed un’ammenda pagate, qual sembri opportuna, agli Argivi,
tale, che poi favellare ne debba la gente ventura».
Disse l’Atríde cosí: consentirono tutti gli Achivi.