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56 | ILIADE | 858-864 |
Naste ed Anfímaco, i due di Nomíone figli vezzosi.
Quegli coperto d’oro moveva alla guerra, lo stolto,
860una fanciulla sembrava: né contro il destino di lutto
l’oro giovò: ché fu prostrato dai colpí d’Aiace
vicino al fiume; e l’oro se l’ebbe il fortissimo Achille.
E Sarpedonte, e, immune da biasimo, Glaüco, i Lici
dalla remota Licia, condusse, dai gorghi del Xanto.