Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
ILIADE
LIBRO VENTESIMOTERZO
ARGOMENTO
Lamento dei Mirmidoni sul corpo di Patroclo. Achille strascina vicino al morto amico il cadavere di Ettore. I Mirmidoni sono a banchetto sulla nave d’Achille. Questi acconsente di sedere a mensa nella tenda d’Agamennone. Dopo il convito sdraiasi sulla spiaggia del mare: visione dell’eroe addormentato. Rogo di Patroclo e cerimonie funebri. Giuochi in onore del morto.
Mentre in Troia si piange, all’Ellesponto
Giungon gli Achivi, e spargesi ciascuno
Alla sua nave. Ma l’andar dispersi
Non permise il Pelíde ai bellicosi
Suoi Mirmidóni, da cui cinto disse:5
Miei diletti compagni e cavalieri,
Non distacchiamo per ancor dai cocchi
I corridori: procediam con questi
A piagnere Patróclo, a tributargli
L’onor dovuto ai trapassati. E quando10
Avrem del pianto al cor dato il diletto,
Sciolti i destrieri, appresterem le cene.
Disse, e tutti innalzâr ristretti insieme
Il fúnebre lamento, Achille il primo.
Corser tre volte colle bighe intorno15
All’estinto ululando, e ne’ lor petti
Destò Teti di pianto alto desío.
Si bagnava di lagrime l’arena,