Non vogliate discosto or più tenervi425
Da’ nemici: guerrier contra guerriero
Scagliatevi, e pugnate ardimentosi.
Per forte ch’io mi sia, m’è dura impresa
Sol con tutti azzuffarmi ed inseguirli.
Nè Marte pure immortal Dio nè Palla430
A tanti armati reggerían. Ma quanto
Queste man, questi piedi e questo petto
Potranno, io tutto vel consacro, e giuro
Di non posarmi un sol momento. Io vado
A sfondar quelle file, e non fia lieto435
Chi la mia lancia scontrerà, mi penso.
Così gli sprona; e minaccioso anch’esso
Ettore i suoi conforta, e contro Achille
Ir si promette: Del Pelíde, o prodi,
Non temete le borie: anch’io saprei440
Pur co’ numi combattere a parole,
Coll’asta, no, ch’ei son più forti assai.
Nè tutti avran d’Achille i vanti effetto:
Se l’un pieno gli andrà, l’altro gli fia
Tronco nel mezzo. Ad incontrarlo io vado445
S’anco la man di fuoco egli s’avesse,
Sì, di fuoco la man, di ferro il polso.
Da questo dire accesi, alto levaro
L’aste avverse i Troiani, e con immenso
Romor le forze s’accozzâr. Si strinse450
Allora Apollo al teucro duce, e disse:
Ettore, non andar contro il Pelíde
Fuor di fila: ma tienti entro la schiera,
E dalla turba lo ricevi, e bada
Che di brando o di stral non ti raggiunga.455
Udì del Dio la voce, e sbigottito
Nella turba de’ suoi l’eroe s’immerse.
Ma di gran forza il cor vestito Achille