Pagina:Iliade (Monti).djvu/508

v.728 libro decimottavo 175

Ed eccole arrivar con due pastori
Che, nulla insidia suspicando, al suono
Delle zampogne si prendean diletto.730
L’insidiator drappello alla sprovvista
Gli assalía, ne predava in un momento
De’ buoi le mandre e delle bianche agnelle,
Ed uccidea crudele anco i pastori.
   Scossa all’alto rumor l’assediatrice735
Oste a consiglio tuttavia seduta,
De’ veloci corsier subitamente
Monta le groppe, i predatori insegue,
E li raggiunge. Allor si ferma, e fiera
Sul fiume appicca la battaglia. Entrambe740
Si ferían coll’acute aste le schiere.
Scorrea nel mezzo la Discordia, e seco
Era il Tumulto e la terribil Parca
Che un vivo già ferito e un altro illeso
Artiglia colla dritta, e un morto afferra745
Ne’ piè coll’altra, e per la strage il tira.
Manto di sangue tutto sozzo e rotto
Le ricopre le spalle: i combattenti
Parean vivi, e traean de’ loro uccisi
I cadaveri in salvo alternamente.750
   Vi sculse poscia un morbido maggese
Spazïoso, ubertoso e che tre volte
Del vomero la piaga avea sentito.
Molti aratori lo venían solcando,
E sotto il giogo in questa parte e in quella755
Stimolando i giovenchi. E come al capo
Giungean del solco, un uom che giva in volta,
Lor ponea nelle man spumante un nappo
Di dolcissimo bacco; e quei tornando
Ristorati al lavor, l’almo terreno760
Fendean, bramosi di finirlo tutto.