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Lo dirocca. Snudossi al suo cadere
La superna muraglia, e larga a molti495
Fece la strada. Allor ristretti insieme
Mossero contra Sarpedonte i due
Telamonídi, e Teucro d’uno strale
Al petto il saettò. Raccolse il colpo
Il lucente fermaglio dell’immenso500
Scudo, chè Giove dal suo figlio allora
Allontanò la Parca, e non permise
Che davanti alle navi egli cadesse.
L’assalse Aiace ad un medesmo tempo,
E allo scudo il ferì. Tutto passollo505
La fiera punta, ed aspramente il caldo
Guerrier represse. Dagli spaldi adunque
Recede alquanto ei sì, ma non del tutto,
Chè il cor pur anco gli porgea speranza
Della vittoria, e al suo fedel drappello510
Rivoltosi, gridò: Licii guerrieri,
Perchè l’impeto vostro si rallenta?
Benchè forte io mi sia, solo poss’io
Atterrar questo muro, ed alle navi
Aprir la strada? A me v’unite or dunque,515
Chè forza unita tutto vince. - Ei disse,
E vergognosi rispettando i Licii
Le regali rampogne, s’addensaro
Dintorno al saggio condottier. Dall’altro
Lato gli Argivi nell’interno muro520
Rinforzan le falangi, e d’ambe parti
Cresce il travaglio della dura impresa.
Perocchè nè il valor degli animosi
Licii a traverso dell’infranto muro
Alle navi potea farsi la strada,525
Nè i saettanti Achei dall’occupata