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v.589 | libro settimo | 183 |
Gli Achivi, e tutta banchettâr la notte.
Banchettava del par nella cittade590
Con gli alleati la dardania gente.
Ma tutta notte di Saturno il figlio
Con terribili tuoni annunzïava
Alte sventure nel suo senno ordite.
Di pallido terror tutti compresi595
Dalle tazze spargean le spume a terra
Devotamente, nè veruno ardía
Appressarvi le labbra, se libato
Pria non avesse al prepotente Giove.
Corcârsi alfine, e su lor scese il sonno.600