Nè in terra il vedi:
O se mai trovasi,
Se in terra ei giace,
Solo si piace
Con la facella
Scaldare il nidio
Di tortorella.
Dunque vergognati
Del tuo dolore;
Sopisci in core
Tutti gli affanni;
Fuggi di femmina,
Fuggi gl’inganni.
Disse; mentre parlava,
All’ospite sul volto
Spuntò improvviso traditor rossore,
Che trafitto il dicea
Da disperato amore.
E il romito stupía,
Tanti in un punto sfolgorar veggendo
Vezzi non visti in pria.
Come i color che all’ora mattutina
L’aer tutto dipingono,
Così apparian vivaci
Le novelle bellezze, e al par fugaci.
Vergognosetto il guardo,
E il bianco seno ch’or s’innalza or scende,
Desta al solingo in petto
Con alterna vicenda una tempesta;
E per fanciulla di leggiadro aspetto
L’amabile stranier si manifesta.
Ah! perdona ad un meschino,
A uno stanco pellegrino,
Che profano
Por qui dentro ardisce il piede
Ove Dio con te risiede.
Ma pietà d’una sviata
Verginella innamorata,