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CENNI BIOGRAFICI INTORNO ALL’AUTORE.


Oliviero Goldsmith, insigne poeta e scrittore di vario genere, nacque in Irlanda l’anno 1729, in Elphin, secondo alcuni, a Pallas nella contea di Longford, secondo altri. Dal padre, che fu uomo di chiesa, ricevette la prima educazione letteraria, e poi, giovanissimo ancora, fu mandato al Collegio di Dublino. Passò quindi a studiar medicina all’Università di Edimburgo, dove si trattenne dal 1751 fino al principio del 1754. Dallo scarso profitto che par facesse nella detta scienza, vuolsi arguire che non attendesse gran fatto allo studio di essa; e la necessità in che ritrovossi di fuggirsi da Edimburgo per ischivar di pagare un debito, contratto, come dicesi, con un compagno di studi, non ci dà troppo buon sentore delle sue morali disposizioni; seppur non si voglia farne cagione la dolce tempera del suo animo che di leggieri lo lasciasse cadere ne’ tranelli dei furbi. Con questi poco felici cominciamenti, e in mezzo alle maggiori strettezze, stabilì di appagare la sua curiosità, e prese a viaggiarsela pel continente d’Europa. Dopo lungo vagabondare e varia fortuna, trovò mezzo di ridursi in Inghilterra il 1758. Quivi, parecchi anni, visse come potè, aiutandosi con oscuri lavori di penna; quando, nel 1765, a un bel tratto si rivelò gran poeta col suo Viaggiatore o Prospetto della Società. Ad istigazione del dottor Johnson amplificò e perfezionò per la stampa questo lavoro; e quell’insigne critico francamente e giustamente pronunziò di esso: «che il più bel poemetto non avea visto la luce dai tempi di Pope in poi.» Il pubblico lo accolse con egual favore, e Goldsmith, ne conseguì quella celebrità che gli fu via all’amicizia di alcuni dei più chiari letterati dell’epoca.

Continuando nella bene intrapresa carriera, pubblicò nel 1766 la novella intitolata Il Vicario di Wakefield, che accolta