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tere delle sciocchezze, io sono stufa di tutte queste cose. La fortuna non si trova così; si acquista col sudor della fronte, e se monsiù Honoré è in prigione può restarci benissimo. Ma fa attenzione tu, chè caschi; ti vedo e non ti vedo....
Infatti Giovanna era salita sulla spalliera della sedia e spazzolava le tende quasi sospesa per aria. Non rispose all’avvertimento di Elena e seguì il filo dei proprii pensieri.
— Sì, bisognava parlarne a Paolo: le avrebbe aiutate; avrebbe stabilito se era una cosa seria o burlesca. È così buono e cortese, così innamorato di lei! Quante volte non le aveva detto di chiedergli un sacrifizio?
— Stiamo a veder ora cosa saprà fare; forse ne sa già qualche cosa, perchè Cosimo dice che quando si vedono parlano sempre in francese e che anche ier sera han tenuto una lunga conversazione.
Eran più giorni che Giovanna pensava a ciò: non era questa una buona occasione per provare anche la devozione, la galanteria, l’amore di Paolo, che si esplicava in tutti i modi, fuorchè in una buona dichiarazione? Temeva egli forse? Era dunque un incoraggiamento il confidargli un segreto e chiedergli aiuto. Ed egli, per farsi ben volere, avrebbe fatto tutto il possibile per contentar la sua amata. Giacchè d’esser amata seriamente ella era ben certa. Per