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la donnicciola, impallidì ed ebbe un tremito nervoso.

— Ha creduto fossi io a farla venire e non è venuta! — disse la donna con dispetto.

— Ma le avete detto che Domenico sta male?

— Di più. Che stava malissimo, e che il medico ha ordinato di venir lei.

— Veramente questo il medico non lo ha detto, ma fa lo stesso — disse Alessio, passeggiando per la camera.

— Ti consiglierei d’andar tu, ma forse anche ciò è inutile....

— Oh, se ci vado io! — minacciò egli.

Poi si rimise a supplicarla che facesse tutto il possibile.

— Non vuoi credere a me? — disse la donna, ritornando da Cicchedda. — Facciamo una cosa, domandiamo al medico quando esce dal visitare il bimbo.

E verso sera la fanciulla si lasciò condurre, tremava tutta, e sulla via, in attesa del medico, si mise a piangere.

— Sciocca! — le diceva ogni tanto la donnicciuola, urtandola col gomito.

Quando il medico uscì, gli si fece avanti chiedendogli:

— Buona sera, il dottore. Come sta il bambino di Alessio Piscu?

— Male.