Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 238 — |
casa mia, subito! Se gli devo seicento lire, gliene restituirò settecento. Ma fuori di casa mia, subito!
— Salvatore, Salvatore, senti....
— Non voglio sentir nulla! E tu, donna del diavolo, non sei buona a guardar la tua casa! Ah! ah! — rise di nuovo amaramente.
— Ah il vedovo che non sapeva darsi pace! E un anno dopo, mentre forse la moglie è ancora intatta nella sua fossa, egli va a tentar le ragazze che....
— Una serva! — disse Agada con disprezzo.
— Una serva! — gridò egli con occhi lampeggianti. — Appunto per ciò doveva lasciarla stare. Una ragazzina disgraziata!...
Agada, infastidita, cominciò a imprecare contro Cicchedda.
— Era lei la cattiva: Alessio non aveva colpa; egli era uomo, e gli uomini, si sa, sono uomini....
Maledetto il giorno, l’ora e il momento che quella sciocca aveva messo piedi in casa loro. L’indomani l’avrebbe appiccata al fico....
— Cosa borbotti, donna scipita? — disse Salvatore. — Toccava a te dar attenzione in casa tua. Bella fama ora ti acquisterai!
— La mia fama? — strillò Agada. — La mia fama sarà sempre buona: peggio per chi perde la sua! E tu, vecchio arrogante, tu sei buono solo a difendere i cattivi e i malvagi, tu....
Si bisticciarono acremente, e Agada colse l’occasione per sfogare tutta la sua amarezza, la