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desiderio, tacito od espresso, che riuscissero a buon effetto.
Ma perchè i capelli d’Alessio e non di altri? Era egli veramente la persona che Salvatore Brindis amava di più?
Cicchedda, per tre giorni e tre notti di seguito, aveva diligentemente esaminato la questione. Chi era la persona più amata dal padrone? Alessio, Agada, Domenico o Costanza? O qualcuno dei numerosi amici? Nicola Noina, per esempio, che amava come un fratello?
Per un momento ella pensò anche a Domenico; ma tosto le parve che un bimbo non potesse venir amato con la forza con cui s’ama un grande. Scartò poi decisamente Agada e Costanza; Salvatore Brindis non le sembrava un uomo capace d’amare sovra tutti una donna, fosse pure sua moglie o la sua figlia adottiva.
Restava Alessio; a lui bisognava tagliar i capelli, ed ella tremava a questo pensiero; ma appunto perchè Alessio non sentisse più gli orribili scherzi dello zio, la cosa era nacessaria ed urgente. Da qualche tempo poi ella si accorgeva che Costanza aiutava Salvatore a perseguitarla con insulti, specialmente in presenza d’Alessio.
— Padrona — disse un giorno in cui si trovava sola con Agada — mi fate un piacere?
— Vuol forse che le cresca la paga? — pensò Agada.
— Sentite — disse l’altra, sedendosi per terra