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di pane data in meno al compratore. Il sistema attuate della nostra monetazione non ammette il mezzo quattrino, ed il farvi appello per istabilire il massimo rigore, è veramente ridicolo; molto più che la vostra tariffa calcola il prezzo a decine ed il compratore di una libbra di pane non può esibire il giusto valore. Esigete forse che il fornaio abbia una bilancia formata sul principio idrostatico di Archimede, e sia il calcolatore più esatto delle frazioni per non incappare fra i denti della legge? Ne sia un esempio la tariffa attuale che segua il prezzo di ogni decina di pane secondo la sua qualità baiocchi 26, 21 e 19. Una libbra di questo pane costerà rispettivamente baj. 2 6|O, baj. 2 1|10, baj. 1 9|10, il compratore non può esibire questa frazione di moneta, bisogna adunque frazionare il peso della libbra in più o in meno, secondo piace all’acquirente; ed ecco il fornajo in un imbroglio dentro il quale la multa del mezzo quattrino avrà largo il campo di correre nella sua puerilità, mostrandosi in tutto il rigore di cui è stata rivestita, quale che giunge ali punto, nientemeno di potersi rodere lutto il pano che contiene la bottega del: fornaio dopo aver rubato a questi dieci, venti e più scudi, per accrescere lo splendore della festa. Ma usciamo per carità di chi ci ascolta, da questa noja.

Altro titolo della multa che ferisce il fabbricatore del pane è, se questo non sia confezionato