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n’era d’onde ... Pure in dieci anni mai v’era stato abuso di libertà perchè fa concorrenza dei fornai è numerosa oltre il consumo di pane che occorre in Roma. Di salubre e buona qualità si aveva il pane da baiocc. 18 20 22 24 25 26 27 e 28 la decina, nè v’era nel mercato alcuno di quei disordini che meritassero l’intervento governativo.
Il giorno 25 Decembre 1865 sacro al S. Natale, si applicò la 1.ma tariffa che assegnava i prezzi alla 1.a 2.a e 3.a qualità di pane in baiocchi 27 21 19 e baioc. 33 ogni 10 libbre anche di pagnottelle, restandone esclusa ogni altra specie. Per lai modo tornò a vedersi organizzalo un sistema di tariffare il pane sulle busi di quello anteriore al 1848, che è quanto dire, sulle norme del sistema del 1838, che fu copiato all’incirca su quello del 1816, comechè cinquantanni del secolo decimonono non avessero progredito pell’intelligenza dell’economia politica tanto poco da saper fare un calcolo sulle maggiori spese. Ma tralasciamo la fatua importanza, la ridicola necessità, e la nulla sapienza civile di quest’atto condannato col breve riassunto dei dati della storia discorsa, e lasciamo che il pubblico potere, il buon senso, ed il tempo ne facciano la dovuta giustizia. Passiamo al secondo paragrafo dove si conoscerà pur troppo quanto l’attuale Municipio Romano sia rimasto indietro ai progressi della nostra scienza ed arte tecnologica.