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uomo lo fermò alle prime case di Siena; sorridendogli come se fosse una sua vecchia conoscenza; e gli disse:
— Ho avuto incarico di parlarle da un signore molto ricco, ma ricco da vero, che era in buoni rapporti con suo padre.
— E chi è questo signore?
— Non posso fare il suo nome, per ora. Ma lo saprà quando sarà tempo.
— E che vuole?
L’uomo, un sensale di vino e di grano, soprannominato Bùbbulo, lo fece stare con le spalle al muro di una casa, andandogli quasi addosso:
— Perchè non vende la Casuccia? Che ce ne ricava lei?
Remigio, a questa proposta, fece l’atto di volerlo ascoltare.
— Dia retta a me, la venda subito. Ora che non ci sono altri compratori la venderebbe bene. Quando saranno in parecchi, gliela butteranno giù di prezzo. E questo signore, invece, è disposto a pagargliela anche qualche mille lire di più.
— Grazie di avermelo detto, ma ancora non sono deciso; anzi, forse, non venderà.
Allora Bùbbulo mutò maniere; e, alzando la voce, mentre gli mandava il suo alito di zozza su per il naso, gli disse:
— Non vuol darmi retta? Crede che io sia un imbroglione?