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l'avesse sentito, gli mise una mano sulla spalla e gli disse:

— Padroncino, se vuol guadagnare, bisogna mettere qui altre bestie; e giovani ci vogliono. Due o tre vitelli! E, se vuol dare retta a me, tenga anche una mucca.

— Quanto costano i vitelli?

— Se si prendono a pena divezzati, dugento lire l'uno: per meno, è impossibile.

Remigio abbassò la spalla, perchè l'assalariato togliesse la mano; pensando: «A mio padre, non avrebbe fatto così.» Poi, non sapendo nè meno quel che rispondere, si mosse per escire. Ma Picciòlo, toltosi il cappello sfondato e battutoselo su le ginocchia, gli disse:

— Mi permetta che io le faccia contezza di una cosa.

Il vecchio rideva, ma si capiva che parlava sul serio e dopo averci pensato a lungo: la punta del naso gli andava quasi a toccare quella del mento; con una testa rasa e sparsa di crosticine.

— Dite.

— Suo padre. Dio lo riposi in pace, erano due mesate che non ci pagava: non dico per me e per la mia famiglia, perchè, grazie a Dio, posso aspettare ancora; se lei non è in comodo; ma io credo che Berto e Tordo abbiano da riscuotere qualche mesata.

— Io non lo sapevo!