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sicuro che tuo padre non ha fatto testamento?
Il giovane si mise una mano sul cuore palpitante; e disse, provando un certo piacere:
— Ormai, ne sono sicuro! Il Pollastri me lo avrebbe detto.
L'avvocato, appoggiandosi alla poltrona, di traverso, e arricciandosi i baffetti, stette un poco a pensare; poi, disse:
— Non capisco perchè anche un sensale ti faccia causa per dugento lire.
— A me?
Il Neretti, arrabbiandosi, gridò:
— A me, forse? Non sei tu Remigio Selmi, erede del fu Giacomo?
E fece una sghignazzata. Remigio, mortificato, rispose;
— Sì, son io.
L'avvocato, allora, sorrise: ingenuo fino a quel punto non lo avrebbe creduto mai. Ma si propose di aiutarlo il meglio che fosse possibile.
— L'avvocato di questo sensale è lo Sforzi.
— E come faccio io a trovare questi denari? T'ho detto, appena entrato, che mi sono arrivate tremila lire di conti da pagare... E, poi, ci sarà la successione!
— Eh, non ti spaventare! Oggi parlo io con il direttore del Banco di Roma; e ti faccio dare quel che ti occorre. Fai una