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— Ci pensa lei?

— Sì: ora chiamerò Piccilo, ad aiutarmi.

Egli scese in cantina con l'assalariato; che, per non farlo attendere, smise di mangiare.

Sfilarono la cannella dalla botte vuota, la rifasciarono di stoppa; e la infilarono a una piena. Ilda dette la candela a Picciòlo; e attinse un fiasco. Ma l'assalariato, mentre Ilda esciva di cantina, gli disse:

— Perchè lei si lascia mettere su a quel modo da Berto? Mi scusi, ma non sta bene da vero. A me non importa: glielo dico perchè il padrone dev’essere lei.

— Che mi ha detto di male?

— Le lascio considerare a lei. Oramai, lei ha un età che capisce le cose da sé.

Remigio, per scusarsi, disse:

— E' meglio che io non lo ascolti più.

— E troppo buono.

Remigio sentiva una contentezza insolita a parlare con lui; e gli chiese:

— Perchè?

— Se ne accorgerà in seguito. A me quell’uomo non mi garba.

— Ha detto qualche altra cosa, quando io non c’ero?

— Io non l’ascolto nè meno. Ci badi da sè. Il mio dovere d’avvertirlo l’ho fatto.

— Ha capito, forse, che lo voglio mandare via.