Pagina:Il podere.djvu/210


— 198 —

— Non so se al Banco di Roma te le vorranno dare, senza che io ne parli al direttore; come feci l’altra volta. Ma se non te le danno lì, non importa. C’è il Monte dei Paschi, la Banca Popolare... oppure si trovano da qualche mio amico. Vuoi provare al Monte dei Paschi?

— Come mi consigli tu.

— Ora mando Giangio a comprare una cambiale. Ma sei sicuro che ti bastano mille lire? Fino a quando ti potranno durare?

Remigio non aveva più fiato, e tutto quel che doveva dire lo spossava.

— Io non lo so.

— Non capisci niente. Prendine subito duemila. Se no, tra un mese, dovrai riprenderne un’altra volta. Ma bisogna che ti venga giudizio e che tu metta a posto i tuoi affari. Con la matrigna vai d’accordo?

— Abbastanza. Ora devo firmare al suo avvocato, il Ceccherini, il contratto dell’usofrutto che le spetta.

— Perchè non l’hai fatta venire da me? Avreste speso meno tutti e due. E tu credi che l’avvocato Ceccherini la faccia contentare soltanto di un contratto? Vedrai, io lo so che consiglia la tua matrigna di fare un’ipoteca su la Casuccia; per essere più garantita.

Remigio non avrebbe voluto credere al