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non ci troverà quel guadagno che ci sarebbe dovuto essere!

Remigio, convinto da Berto, tornò nella stalla, e disse a Picciòlo:

— Un’altra volta, alla fiera tu solo non ci andrai.

— E perchè mi dice così, padrone?

— Non vedi quel che hai comprato?

— Lei mi aveva detto di spendere poco. E io ho creduto di fare il mio dovere. Ma io voglio restare responsabile di quel che ho fatto. E se la bestia non figurerà come m’aspetto, lei non mi pagherà il salario. È contento? Ma non mi deve umiliare con codeste parole.

— Non posso dirti quel che penso?

— Lei è venuto nella stalla come se mi si volesse avventare addosso!

— Non è vero!

— Un altro, voglio dire Berto, avrebbe preso la forca; e, scusi la mia verità, avrebbe fatto qualche brutto sproposito; piuttosto che farsi dire quel che mi ha detto lei. È vergogna, e non me lo merito; perchè un altro che le voglia bene come me non lo trova.

Remigio, incapace di dire altro, balbettò:

— Ma tu vuoi proibirmi di comandare.

Picciòlo si strinse la testa fra le mani, come il latte accagliato per fare il cacio; e disse: