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— Proviamo a dargli soltanto la semola!
Remigio non se n’intendeva e non sapeva che dire; e ascoltava tutti, approvando sempre l’ultima cosa udita. Berto dette una spallucciata a Tordo, accennandoglielo; per deriderlo. Poi, escì dicendo:
— Oggi, voglio ridere!
A momenti, il vitello doventava allegro; e i suoi occhi turchinicci parevano scucirsi di tra il filo bianco delle sopracciglia lunghe.
Gli avevano fatto un giaciglio di paglia pulita, molto alto, perchè potesse arrivare con il muso alla mangiatoia, ma, il più delle volte, si buttava steso; e, per farlo rialzare, Picciòlo lo doveva tirare su pigliandolo tra le braccia.
Quando Remigio escì dalla stalla, trovò Berto che gli fece cenno di volergli parlare di nascosto. Gli disse, dietro il muro della parata:
— Sono più di cento lire buttate via! L’ha voluto comprare lui, e non ci capisce niente! L’ha fatto per superbia, perchè poteva farsi consigliare da me. Perchè, ieri mattina, non m’ha detto che andassi con lui alla fiera? Ma, se fossi il padrone io, farei in un altro modo!
— Credi che quel vitello non possa campare?
— Questo non lo so: non pretendo mica d’essere indovino o sant’Antonio! Ma, certo,