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Ma come poteva piacergli quella ragazza? Magra e gialla, quasi rifinita; con i denti guasti e lunghi; un’aria stupida e gli occhi del colore delle frutta marce. E, a venti anni, già vecchia e logorata.
Erano più di sette anni che Remigio la sopportava; ma, sempre di più, la sua avversione cresceva; e d’altra parte, l'odio di Giulia faceva altrettanto; perciò, quasi tutti i giorni, Giacomo e Remigio questionavano. Alla fine, il figlio dovette andarsene; e, dopo aver patita anche la fame, era riescito ad avere quel piccolo impiego.
Tali cose, con la sonnolenza e la stanchezza, gli ritornavano a memoria, rapidamente; mentre pareva che il moribondo non lo vedesse nè meno. Allora, si scostò dal letto; e si mise a sedere nell’ombra che faceva una scatola vuota accanto alla lucernina.
Una grande tristezza lo invase, sentendo confusamente quanta ambiguità gli era attorno; e come, tra qualche giorno soltanto, egli si sarebbe trovato a contrasti violenti e insoliti.
Infatti, Giacomo aveva promesso a Giulia di lasciarle tutta la parte del patrimonio che la legge avrebbe consentito di togliere al figlio.
La ragazza, quand’egli senza rimedio peggiorò della gamba, portò via, aiutata dalla