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XVIII.



Ormai, Berto era deciso e gli pareva di doventare un altro; proprio quello che s'era tante volte immaginato; sentiva che andava contro a un pericolo ed era contento di avvicinarcisi sempre più. S'era fatto tetro; e certe sue risate, quando non c'era nessuna ragione di ridere, non piacevano agli altri. Anzi, Picciòlo, lo sbirciava male. Quando parlava, diceva sempre qualche cosa che non aveva relazione con il discorso, come se non volesse dire quel che pensava. Si chiese se non avrebbe fatto bene a confessarsi; ma gli parve che allora non sarebbe stato più libero di sè stesso.

Siccome, nel campo, lo trovavano sempre a reggersi la testa, con i gomiti su le ginocchia, Tordo gli chiese:

— Vi viene male?

— Non lo so nè meno io.

E invitò Tordo a sederglisi accanto: a Tordo gli voleva bene, e gli fece piacere a parlarci insieme. Poi, disse: