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questa cosa; e con il pretesto di comprarsi o una sottana o qualche nastro a Siena, andava sempre dal suo avvocato. Così, sapeva esattamente tutto; e ne parlava come se avesse preso le misure a una stoffa per tagliarne con le forbici il pezzo già scelto. L'atto legale che stava preparando l'avvocato, le piaceva molto e l'appagava. Abituata sempre ad obbedire e poi trattata peggio d'una serva dal marito, ora anche lei aveva un avvocato che pensava ai suoi interessi; ed era impazientissima che l'atto fosse completato. Pregava sempre: « Signore! Quanto ci vuole!» Perciò disse al figliastro:

— Tu, piuttosto, spicciati a pagare il notaio, perchè dia la copia dell'inventario all'avvocato. Se no, il tempo passa!

— Lo pagherò.

— Ma i denari ce l'hai? Dimmelo: perchè bisogna, per questa cosa, che tu li trovi in tutti i modi. Questa è una cosa che va innanzi a tutte le altre, perchè se tra me e te non si stabiliscono, subito, le nostre ragioni in un modo chiaro... io, senti, allora, faccio in un altro modo. Vedi che gli altri, che non ti sono affezionati come me, ti hanno fatto causa subito.

— Lo pagherò con i denari che mi sono restati della cambiale.

La matrigna doventò pallida; e disse quasi senza voce: