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— Non ridere, invece! Queste sono cose serie!
— Ma io rido di quel che sento dire tanto da lei che da lui! Sono stufo di sentirmi rimproverare sempre per niente!
— Non t'arrabbiare! Se non è vero, tanto meglio. Dentro la tua coscienza, sai da te se dici la verità o la bugìa.
Gli pulì un gomito della giubba sporco di terra, e tornò in casa.
Allora, Bubbolo disse:
— Ecco, ora che siamo soli, mi dica in confidenza se è vero o no.
Nei suoi occhi celesti c'era la gioia e il piacere d'imbarazzare Remigio; che non poteva fare a meno di rispondergli:
— Non è vero! Non è vero!
Bubbolo si mise a sghignazzare, allargando i bracci: quello paralizzato faceva quasi ribrezzo.
— E, allora, perchè per tutta Siena lo dicono? Sono venuti a riferirmelo anche in bottega! Ha visto: io non mi muovo mai da quel colonnino delle scale, e quanti si occupano di vendite poderali sanno che è messa in vendita la Casuccia. Del resto, io non voglio insistere. L'altra volta, quando fermai mi rispose male; ma, questa volta, non ho da lamentarmi. Mi scusi, anzi! Se non ha bisogno di me, io vado!
— Grazie; non ho bisogno di niente.